Il nuovo Bollettino CNEL fotografa un mercato in evoluzione dove istruzione e competenze fanno la differenza
Il nuovo Bollettino CNEL sul mercato del lavoro presenta un quadro in evoluzione dell'occupazione italiana nel 2024. Con 23,9 milioni di occupati e un incremento di 352mila nuovi posti di lavoro rispetto al 2023, i dati mostrano una crescita costante ma evidenziano anche sfide significative.
L'analisi territoriale conferma disparità tra le diverse aree del Paese: mentre il Nord-Est registra tassi di occupazione intorno al 70%, alcune regioni del Sud presentano valori significativamente più bassi. Particolarmente interessante il dato della Sicilia, che segna una crescita dell'1,9% rispetto all'anno precedente.
Il ruolo della formazione emerge come fattore determinante: i dati mostrano come il tasso di occupazione cresca significativamente con il livello di istruzione.
Per i laureati, il tasso di occupazione raggiunge l'86,2% per gli uomini e il 79,3% per le donne, mentre per i diplomati si attesta rispettivamente al 76,7% e al 57,2%. Particolare attenzione viene posta al tema dei giovani NEET (Not in Education, Employment or Training): 1,34 milioni di giovani tra i 15 e i 29 anni non studiano e non lavorano, un dato che, sebbene in calo del 4,8% rispetto al 2023, richiede interventi mirati. Highlights dal nuovo Bollettino CNEL: ✅ 23,9 milioni di occupati in Italia (+352mila rispetto al 2023) ✅ Diminuzione significativa della disoccupazione femminile (-1,5%) ✅
Il Nord-Est guida la classifica con tassi di occupazione intorno al 70%
La formazione continua e lo sviluppo delle competenze rimangono strumenti fondamentali per:
💡 Ridurre i divari territoriali
💡 Favorire l'occupazione giovanile
💡 Promuovere le pari opportunità nel lavoro
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